Specchio riflesso. Le case che parlano

Quante volte abbiamo giudicato un passante o affibbiato loro una connotazione caratteriale semplicemente scrutando i loro abiti e accessori, per poi dare per scontato che solo un eccentrico ed esibizionista porterebbe quel cappello, o piuttosto un insicuro e sfigatello metterebbe quelle scarpe. Siamo un po’ maligni? Forse si, ma sinceri, ed è oggettivamente spontaneo, almeno inizialmente, giudicare qualcuno dall’apparenza  senza conoscerlo. Come sfido chiunque a negare di aver mai frugato in qualche cassetto o sportello del bagno di una persona che si conosce da poco e ci ha invitato a casa sua. Anche qui potremmo definirci impiccioni, ma la realtà è che attraverso ciò di cui ci circondiamo, è possibile capire la parte più nascosta e privata di noi, i nostri gusti e ancor di più, le nostre abitudini di vita.

Oltre al portafogli e al proprio armadio, quello che sicuramente rispecchia più di tutto la nostra identità, è la nostra casa e il modo in cui decidiamo di arredarla. In poche parole, mostrami che casa hai, e ti dirò chi sei. Suona quasi inquietante!

Prendete Todd Selby, fotografo di moda, d’interni e illustratore e il suo quasi omonimo sito web, Theselby.com. Questo semplicissimo portale nato nel 2008 e famoso ormai in tutto il mondo, rappresenta una vera e propria finestra sulla vita e l’identità di molti personaggi, famosi e non, e per mostrarle non ha fatto altro che fotografarle nelle loro case e nella loro quotidianità.

Designers, artisti, attori, atleti, politici e via dicendo, hanno posato nei loro salotti, nelle loro cucine, (fino a mostrarci come sono suddivisi i loro asciugamani da bagno), in servizi fotografici a primo impatto molto belli ed anche un po’ eccentrici, che racchiudono però quelle che sono le loro passioni più private e i loro gusti. Insomma un vero e proprio riflesso di loro stessi. Dallo stile classico a quello eccentrico, da chi ama un gusto vintage a chi predilige un accrocco di stili differenti, a chi ha il mito di New York o dell’avanguardistica Berlino; non resta che ammettere che quando si guarda e analizza il gusto con cui qualcuno ha arredato la propria maison, questo rispecchia, almeno la maggior parte delle volte, esattamente il proprietario di casa. Come quando si dice tale cane tale padrone!

Per carità, può anche capitare di avere brutte sorprese, e di scoprire come un personaggio che reputavamo pieno di gusto e stile, sia invece il guardiano di una stalla e abbia un serio problema con l’uso della pattumiera (classiche case sgabuzzino che quando apri un’anta dell’armadio ti crolla addosso il motore della 500 del nonno che non è stato buttato per il forte legame affettivo). Vero è che si tratta di eccezioni, o almeno vogliamo pensarlo. La realtà è che quando compriamo un quadro da appendere o un mobile d’arredo, lo facciamo consapevoli che farà parte della nostra quotidianità, e per questo motivo deve essere in grado di farti sentire a tuo agio e addirittura darti un senso di completezza.

La casa non è altro che il nostro rifugio, in cui finalmente quando entriamo insieme alle chiavi e al cappotto, posiamo anche le nostre maschere, spogliandoci di qualsiasi costrizione o maschera per tornare ad essere noi stessi, certi del fatto che nessun mobile oserà mai farne parola con nessuno. Non a caso in Cina, c’è chi per fare un mobile passa prima interi mesi  ad interagire addirittura con psicologi, dottori e scienziati. Praticamente creare un mobile giusto o arredare una casa non è così semplice come sembra, la nostra casa è ciò che siamo noi, quindi attenzione all’occhio indiscreto di The Selby, e a questo punto, di chiunque entri dentro casa vostra, perché dopo pochi minuti saprà quasi tutto di voi.

via theselby.com