Dicono di La Roux…

Un'altra icona di stile del mondo della musica che lancia tendenze. Questa volta però a spiccare non è un caschetto biondo platino, ma il rosso fuoco di La Roux, che insieme alla sua pella color luna e all'apparenza androgina, sembra essere proiettata nel mondo del futuro, sia per le sue canzoni e doti canore, sia per uno stile furoi dalle righe.

Affascinanti, rare, avvolgenti e misteriose. Sono solo alcuni degli aggettivi attribuiti alle donne dai capelli rossi.

C’è chi dice siano dotate addirittura di un odore particolare che attiri la gente, o cadendo nel banale, leggende che decantano la sfortuna di questa caratteristica fisica, o al contrario, chi ne fa un punto di forza per emergere e farsi notare in maniera dirompente, così come può essere lo scoppio di un incendio.

È sicuramente questo il caso del gruppo electropop inglese La Roux, costituito dalla cantante Elly Jackson e dal co-produttore Ben Langmaid.

Lei, rossa naturale dall’aspetto androgino e irriverente, che a soli 21 anni si è fatta conoscere nel mondo della musica inglese per la sue qualità canore particolari cosi come  il suo stile e il suo taglio di capelli, che forse le avrebbe imitato persino Elvis Presley.

Uno stile musicale che rispecchia le grandi passioni della cantante, da cui prende tuttora ispirazione, come la musica degli anni ’80, che vedeva protagonisti gli Heaven 17, i Depeche Mode, Madonna, e ancora Prince, David Bowie o Annie Lennox, un talento però, che appena agli esordi non manca di stupire cambiando spesso il suo modo di cantare, senza una logica dice lei, ma solo per istinto.

||Insomma un mix di caratteristiche che le rendono il diritto di essere inserita nella lista dei “personaggi” del mondo della musica e che, come altri del campo, uniscono il talento ad un’immagine esteriore che buca lo schermo e spicca sul palcoscenico, per un biglietto da visita in questo caso, British al 100%.

Uno stile che potrebbe essere definito sicuramente Funky, per i top caleidoscopici che indossa, androgino quando predilige giacche maschili dalle forme squadrate e futuribili, su tessuti che sembrano usciti direttamente da un laboratorio della NASA, ma anche anticonformista, quando mixa tutti questi stili in un’unica mise che di certo non passa inosservata o può essere considerata sobria.

E se deve farci due nomi preferiti del panorama dei designers degni di nota, ecco spuntare la maison Martin Margiela e Christian Lacroix.

A guardarla sembra quasi di rivedere un David Bowie nel film del 1976 ”L’uomo che cadde sulla terra”, lo stesso stile androgino e futuribile che contraddistinse l’attore, sembra essere lo stesso preso dalla cantante, ma soprattutto chissà cosa ne pensa l’istituto religioso che ha seguito la sua prima istruzione a Herne Hill, città in cui è nata, di certo “ quella rossa là ” non se la sono dimenticata, e intanto lei continua  a far parlar di se, tra gli album in uscita e la “brillantina” sui capelli.