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Libera-mente

deadline 25 Maggio

Spesso la moda del 2000 è stata accusata di non avere un’anima. E’ sicuramente vero che lo stile contemporaneo non è etichettabile come lo è stato ogni decennio del novecento, ma non per questo è privo d’identità. Libertà e remix sono le nuove parole d’ordine. Dalle divise sportive che ispirano il prèt-à-portèr ai continui riferimenti vintage passando per il gioco di contrasti che mischia grunge e alta moda sembra essere tutto valido, a costo di sentirsi veramente liberi e osare con equilibrio e armonia.

salta

Corporeality

deadline 25 Giugno

Ognuno di noi è “corpo”. La moda, settore strettamente legato alla condizione umana della corporeità, sembra stia ricollocando proprio il corpo al centro delle sue priorità. Mentre  in passato marchi e stilisti hanno spesso costretto la silhouette dentro rigide e soffocanti strutture, per le prossime stagioni hanno finalmente deciso di adattare la loro creatività all’involucro che contiene la nostra anima e non a pretendere il contrario. Organze e tulle trasparenti diventano, quindi, i migliori alleati di abiti che scoprono, con eleganza. La pelle si fonde con i tessuti fino a rendere incerto il confine tra un braccio e una manica o un collo e uno scollo. Sembra proprio che l’uomo contemporaneo stia riscoprendo e accettando la sua fisicità nel quotidiano metropolitano, al di fuori di parentesi hippy, tanto che la moda e l’arte celebrano ed esaltano la corporeality.

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Spurious Grey

deadline 15 Luglio

Sembra che l’occhio umano possa distinguere 16 differenti tonalità di grigio (e non cinquanta!) mentre un monitor del computer possa riprodurne ben 100. La moda si stà dedicando a sondare tutte le possibilità di questo colore dagli infiniti simbolismi (il grigio è il colore delle ombre in pittura, dell’immaginazione e iniziazione nello sciamanesimo e di un tipo particolare di extraterrestri in ufologia). Voi quanti grigi riuscite a vedere?